La low cost britannica chiude il suo esercizio 2023 con un utile ante imposte di 510-530 milioni di euro. Il ceo Lundgren: «Puntiamo sempre più sui ricavi dai servizi extra»
EasyJet, la seconda compagnia in Italia e una delle principali low cost in Europa, ha chiuso i suoi dodici mesi dell’anno finanziario con un utile ante imposte tra i 440 e i 460 milioni di sterline a fronte di una perdita di 178 milioni l’anno precedente.
Nei dodici mesi appena conclusi i ricavi passeggeri e quelli dagli extra crescono quasi allo stesso modo di circa il 37% rispetto al periodo precedente. A differenza di Ryanair e Wizz Air, easyJet si concentra molto sui cosiddetti aeroporti «primari», cioè quelli principali di una città o con pochi o nessuno slot disponibile .