“La mia vita e la mia giovane carriera sono state un percorso di crescita, partito dal basso. Ed è forse questa visione così ampia ad avermi portato fin qui”. In un’intervista rilasciata ai ca
nali ufficiali della FIGC il tecnico del Como Womenparla della suo sbarco in massima serie ad appena 30 anni in vista della sfida contro quell’Inter che contribuì a portare in Serie A come vice di De La Fuente: “Non vivo la partita contro l'Inter come un cerchio che si chiude, ma ripenso a tutte le scelte che ho fatto, alcune anche molto difficili. Sarà bellissimo vivere questi 90 minuti.
Sono attratto dagli allenatori-formatori, che incidono sui propri giocatori a livello individuale. Guardiola, in questo senso, è quello che probabilmente ha le maggiori capacità di adattare e cambiare il suo calcio in base ai propri giocatoriInfine un pensiero alla sua squadra: “Abbiamo cambiato 14 giocatrici rispetto allo scorso anno fa, l’obiettivo resta quello della salvezza, ma cercando di avere delle idee di calcio tali da poter mettere in difficoltà tutte le grandi squadre.
Non pensavo di arrivare ad allenare una squadra femminile, ma vedendo le prime partite ho capito che c’erano passione e qualità tecniche . Non mi sono mai approcciato con scetticismo, anche se il più grande cambiamento l’ho vissuto quest'anno: ora sei l’allenatore, sei il primo responsabile, da ‘Marco’, sono diventato ‘mister’. Sono un ragazzo solare a cui piace avere un rapporto umano, ma ora serve un minimo di distacco, perché sono io a dover fare le scelte”.UFFICIALE: Como Women, ecco il nuovo allenatore: promosso Bruzzano, ex vice De La FuenteAitana Bonmatì nuovo Pallone d'Oro.
Un appello alla Federazione: rivoluzioni la Coppa Italia. Tutti meritano una notte da sogno come il Saarbrucken, il Calais, l'Hereford e non questa minuscola competizione che interessa solo a pochi elettiUn appello alla Federazione: rivoluzioni la Coppa Italia.