Il crollo del 7% di ettolitri rispetto al 2022 sarebbe imputabile agli eventi climatici estremi che hanno colpito le vigne
© ALBERTO MARIANI/SYNC / AGF - Verona. Vinitaly: la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino. Vinitaly Salone internazionale dei vini e distillati 55^ edizione.è scesa al livello più basso dal 1961: si tratta di un record negativo da oltre 60 anni e causato dal fatto che i vigneti colpiti da eventi climatici estremi, hanno limitato appunto la produzione. Sono gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione internazionale della vigna e del vino.
Nel dettaglio, la produzione ha raggiunto i 244,1 milioni di ettolitri, con un calo del 7% rispetto all'anno scorso. Nelle prime proiezioni, l'Organizzazione aveva fissato la produzione mondiale di vino, esclusi i succhi e i mosti, tra i 241,7 e i 246,6 milioni di ettolitri . Il dato si confronta con quello del 1961, quando la produzione calò a 214 milioni di ettolitri.
Sequestri e sanzioni per circa 11 milioni di euro. I militari hanno riscontrato irregolarità di vario tipo, dalle carenze igienico sanitarie all'uso di prodotti non consentiti nella vinificazione, in diverse regioni A condurla il Consorzio tutela dei vini d’Abruzzo che ha scatenato una bagarre tra coloro che si occupano di coltivare questo vitigno particolare e d'eccellenza
C'è un record di stock e un calo dell'export per le imprese vitivinicole italiane. L'analisi Uiv e Vinitaly sottolinea che la vendemmia 2023 si apre con una giacenza pari a 45,5 milioni di ettolitri, l'equivalente di oltre 6 miliardi di potenziali bottiglie