Cosa è successo
Il club tedesco ha deciso per la sospensione del giocatore, tesserato soltanto meno di un mese fa: aveva pubblicato un post, poi cancellato, pro Palestina e contro Israele, a causa di un post social pro-palestinese e contro Israele in cui ha "preso posizione sul conflitto in Medio Oriente in un modo che non era tollerabile per il club". La decisione è stata ufficializzata con un comunicato del club della Bundesliga.
Quando una delle due parti utilizza immagini generate dall'Intelligenza artificiale per diffondere disinformazione sull'altra non è guerra. Quando i social censurano i contenuti di una parte e non dell'altra non è guerra. Questo non è un confitto né una guerra. Questo è genocidio, distruzione di massa e noi vi stiamo assistendo in diretta. Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera".dagli allenamenti e dalle partite.
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