Un'annata particolare con il cambiamento climatico a farla da padrone
Si è chiusa la vendemmia 2023, un'annata particolare con il cambiamento climatico a farla da padrone. Ecco, da Nord a Sud dello Stivale, un bilancio di alcuni Consorzi di tutela.
“Anche la Schiava e il Lagrein beneficiano del clima ideale di questi giorni, questo autunno ci sta aiutando moltissimo e promette una buona annata. Mentre l’anno scorso, più o meno, tutto è andato come doveva, senza particolari sforzi, quest’anno è stato necessario molto, moltissimo lavoro in più.
“L’annata 2023 - spiega il presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, Stefano Chiarlo - non ci ha fatto mancare nulla: un inverno mite con scarse precipitazioni, seguito da una primavera altrettanto siccitosa che ha lasciato poi il posto alle provvidenziali piogge di giugno che hanno dato respiro in vista di un luglio e agosto estremamente caldi e asciutti.
“L’andamento stagionale - racconta il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario - è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzato da pochissime piogge, mentre il mese di giugno ha presentato un clima fresco intervallato da qualche evento piovoso che ha portato a un iniziale rischio...